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Dal 2026 interconnessione obbligatoria tra il Registratore di cassa e il Pos

  • Immagine del redattore: Team studioerrediemme.it
    Team studioerrediemme.it
  • 10 gen
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 27 gen

La Legge di Bilancio 2025 prevede, a partire dal 1° gennaio 2026, l’introduzione dell’obbligo di interconnessione dei dispositivi per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi (Registratori di cassa) con gli strumenti di pagamento elettronico (Pos).


CHI E' INTERESSATO, DA QUANDO E PERCHE' A partire dal 1° gennaio 2026, entrerà in vigore un nuovo obbligo per gli esercenti, volto a garantire un maggiore controllo sulle transazioni economiche e la loro corretta certificazione fiscale.
QUAL'E LA NOVITA' La nuova formulazione della norma prevede che lo strumento hardware o software mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici (Pos) sia sempre collegato allo strumento mediante il quale sono memorizzati e trasmessi in forma aggregata i dati dei corrispettivi giornalieri (Registratore di cassa).
QUALI SONO LE SANZIONI Il mancato rispetto del termine, attualmente fissato nel 1° gennaio 2026, comporterà pesanti sanzioni.

Dettaglio

Violazione

Sanzione

Mancato collegamento tecnico RT - Strumenti di incasso elettronico

Pecuniaria: In caso di mancato collegamento tecnico tra sistemi di pagamento elettronico e registratori telematici, si applicheranno le medesime sanzioni previste per la mancata installazione del misuratore fiscale. L’importo varia da 1.000 a 4.000 euro.

Accessoria: Può essere disposta la sospensione della licenza o autorizzazione all’esercizio dell’attività, per un periodo compreso tra due e sei mesi.

Mancata memorizzazione o trasmissione dei dati afferenti agli incassi in moneta elettronica

 

Pecuniaria: nel caso in cui non vengano memorizzate o trasmesse le informazioni relative agli incassi elettronici, si applicheranno sanzioni analoghe a quelle previste per la mancata trasmissione o memorizzazione dei corrispettivi. La sanzione è pari al 70% dell’IVA o al 10% dei corrispettivi non soggetti a IVA, con un minimo di 500 euro.

Accessoria: In caso di reiterate violazioni (quattro distinte in cinque anni), è prevista la sospensione della licenza o autorizzazione all’esercizio dell’attività da tre giorni a un mese. Se la violazione supera i 50.000 euro, la sospensione può variare da uno a sei mesi.


Raccomandiamo agli esercenti di rivolgersi per tempo all'assistenza del proprio Registratore di cassa.


Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e porgiamo, frattanto, cordiali saluti.

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